Con oltre 120 opere esposte, Arthemisia e Palazzo Bonaparte omaggiano Fernando Botero, uno degli artisti più amati ed iconici del XX Secolo. Un excursus completo sulle sue tecniche pittoriche e scultoree, un tuffo nel suo universo magico ed esuberante. La mostra, che è curata dalla figlia Lina Botero e da Cristina Carrillo de Albornos, grande esperta dei suoi lavori, abbraccia oltre 60 anni di carriera dell’artista. Verranno esposti dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture ed inediti prestati in via del tutto eccezionale per le sale di Palazzo Bonaparte, che testimoniano quello stile unico e riconoscibile che caratterizza i suoi personaggi opulenti ritratti con abbondanza non solo di forme ma anche di colori, di ricchezza e di vita. Opere di grandi dimensioni da cui traspaiono le colorate e vibranti rotondità del suo mondo fantastico e l’atmosfera della sua natìa Colombia. Nella mostra sono presenti il famoso omaggio di Botero alla “Camera degli sposi” del Mantegna, la sua versione della “Fornarina” di Raffaello (foto a sin.) o i ritratti borghesi di Rubens e, in prima assoluta perché da sempre affissa nel suo studio parigino, la versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velàzquez. Una sala a parte è riservata alle sperimentazioni tecniche con gli acquerelli, opere delicate, evanescenti che rappresentano la sintesi di una vita alla ricerca di una sua personalissima magia creativa.
“In Italia, a 20 anni,” puntualizza Cristina Carrillo de Albornoz” quando si confrontò con i capolavori del Rinascimento italiano,” in particolare Piero della Francesca, Paolo Uccello e Masaccio, con forme massicce e colori straordinari, avvenne la sua “metamorfosi”. Botero si è sempre interessato al volume, fin dai suoi inizi, in modo inconsapevole, ma ha capito la sua trascendenza nell’arte studiando i maestri del Quattrocento italiano”. Fernando Botero ci ha lasciato il 15 settembre del 2023, lavorando fino all’ultimo e regalandoci un’eredità monumentale che ispirerà ancora a lungo artisti di tutto il mondo. La mia ambizione era di essere un pittore,” disse Botero” e soltanto un pittore. Ho cominciato a dipingere a quattordici anni e da allora non c’è stato nulla che sia riuscito a farmi smettere. Vivo con una costante fame d’arte. Aspiro a esplorare i problemi fondamentali della pittura. Non ho mai trovato altro nella vita che mi causi altrettanto piacere.”
Dal 17 settembre 2024 al 19 gennaio 2025Fernando Botero. La grande mostraPalazzo Bonaparte, Romawww.mostrepalazzobonaparte.it