Quando l’arte si sposa con l’arte in nome della natura, i sensi trionfano e la mente si nutre arricchendosi di infinite sollecitazioni. E’ ciò che possiamo esperire nella magnifica mostra “Gesti Universali” di Giuseppe Penone, allestita alla Galleria Borghese di Roma a cura di Francesco Stocchi con la Direzione di Francesca Cappelletti. Oltre trenta opere realizzate tra gli anni ’70 e i primi del 2000, in un percorso pieno di stupore che attraversa il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise per espandersi nel Giardino dell’Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana. Ad accoglierci, appena varcata la soglia, una foresta di alberi dove l’Artista lavora il legno per riportarlo alla sua essenza in nuce: la natura vegetale stessa (“Albero di 8 metri”). Grazie all’allestimento sublime, le opere parlano con le sale del Museo integrandosi perfettamente l’una con l’altra e regalandoci un quid in più. La possibilità in primis di riflettere sul rapporto Uomo/Natura, e poi la scoperta per similitudine di dettagli sempre nuovi presenti nelle sale stesse. Così, attraverso “Pelle di cedro” apprezziamo in modo innovativo la sapienza di Bernini nelle pieghe del marmo di Anchise, il grande vecchio che come un albero è portato a spalla da Enea; con “Respirare l’ombra” veniamo attratti dal luccichìo dorato, fra i polmoni di foglie e le decorazioni dei festoni sulle pareti; Apollo e Dafne si animano magicamente perché la scultura diventa profumo che si spande, grazie all’opera dell’Artista che ingabbia le foglie di alloro sulle pareti. In “Sguardo vegetale” invece, l’Artista ci ricorda una sua immagine iconica e ipnotica – “Rovesciare i propri occhi”, visibile sino al 4 Giugno al MAXXI nell’altrettanto imperdibile mostra “Caudio Abate, superficie sensibile”, ndr – rivisitata nell’attualità trafiggendo lo sguardo con rami di pianta. E ancora, nella parte esterna al Museo, il lunghissimo tronco in bronzo brunito e dorato, si trasforma in ragno o millepiedi contornato dalle aiuole fiorite di giacinti e anemoni (“Spazio di luce”). Insieme a “Equivalenze” e “Respirare l’ombra”, gli alberi e l’uomo di foglie nascosto nella siepe rappresentati a chiusura della esposizione, ci portano in totale connubio con la natura in una dimensione di perfetta osmosi. Come accade dal vivo, nella vicina Valle dei Platani multi centenari (www.farecentronews.com/?p=7038). Una mostra spettacolare, dagli infiniti rimandi, tutta da scoprire.
Giuseppe Penone. Arte, uomo e natura“Questa mostra è un dialogo tra oggetti che esprimono dei pensieri di epoche diverse ma che hanno come filo conduttore comune il rapporto tra l’uomo e la materia che lo circonda. Questo avviene nell’azione che produce l’opera e che accomuna le opere della Galleria Borghese con la realtà di oggi. Solo attraverso una riflessione con i materiali e con lo spirito che ha sviluppato quelle forme d’arte, si può creare un dialogo che non è un confronto ma un tentativo di porre l’attenzione su dei valori che si possono ritenere condivisi.” afferma Giuseppe Penone. “La mostra Gesti Universali presenta un dialogo che assume la forma di un innesto tra la dimensione minerale, ampiamente presente nella Galleria Borghese, e quella organica che caratterizza l’opera di Penone. Un’interrogazione sulla scultura libera da ogni sensazionalismo, volta a indagare la rappresentazione della natura in relazione al tempo di un passato storico. Un dialogo di idee e materiali, rispetto a un confronto di forme e simboli, che esprime tutta la vitalità della natura umana e di quella vegetale.” dichiara il curatore della mostra, Francesco Stocchi. “Con la mostra di Giuseppe Penone concludiamo la serie di mostre che da due anni cercano di comunicare al pubblico della Galleria Borghese la ricerca su arte e natura, su creatività dell’artista e elementi naturali. Il percorso si svolge in maniera significativa da alcune sale del museo allo spazio esterno, consentendo al visitatore di mettere a fuoco relazioni fra la materia e il gesto dell’artista e riscoprire la potenziale alleanza fra l’essere umano e la natura nel ciclo del tempo.” afferma la Direttrice della Galleria Borghese, Francesca Cappelletti. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Electa con un’intervista all’artista di Francesco Stocchi e un saggio di Andrea Cortellessa. L’esposizione è stata realizzata grazie al supporto di FENDI, sponsor ufficiale, che ospita da diversi anni in modo permanente a Largo Goldoni l’opera “Foglie di pietra”. (credits foto: in apertura, veduta esterna con in primo piano l’opera “Spazio di luce”/Giuseppe Penone, ph_©Marina De Benedictis; a seguire, “Respirare l’ombra”/Giuseppe Penone, ph. S. Pellion ©Galleria Borghese, “Respirare l’ombra”/Giuseppe Penone, ph_©Marina De Benedictis; )
Gesti universali, Giuseppe Penone Galleria Borghese di RomaDal 14 Marzo al 28 Maggio 2023www.galleriaborghese.itPrenotazione obbligatoria: +390632810. La biglietteria chiude 30 minuti prima del Museo.Social: instagram @galleriaborgheseufficiale facebook @galleriaborgheseufficiale twitter @GallBorghese youtube Galleria Borghese