Teatro Olimpico Roma. Vittorio Sgarbi racconta Pasolini e Caravaggio

Siamo al quinto spettacolo dedicato da Vittorio Sgarbi ai grandi dell’arte: Michelangelo, Leonardo, Dante e Giotto, Canova e dal 2 al 4 Dicembre al Teatro Olimpico di Roma “Pasolini e Caravaggio”. In conferenza stampa, Sgarbi ha voluto sottolineare l’aspetto in comune fra i due artisti, così lontani nel tempo ma vicini nelle proprie vite vissute sempre a contatto con il reale, con il rischio (Pier Paolo Pasolini, Bologna;1922 / Lido di Ostia;1975; Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio, Milano;1571 / Porto Ercole;1610). Ambedue hanno voluto rappresentare nell’arte proprio questi aspetti feroci della vita: Caravaggio con i volti vissuti e le scene violente è appunto “il pittore della realtà” (secondo la definizione di Longhi); Pasolini così vero e crudo con i suoi “Ragazzi di vita”. Pasolini, infatti, aveva questa sua capacità di dirci sempre la verità, era profetico ed è per questo che ancora oggi ne parliamo tutti. Inoltre, utilizzava nei suoi film colte citazioni pittoriche, da Giotto (“La Ricotta”) a Pontormo e Caravaggio, con le sue ombre inquietanti. Pur dipingendo egli stesso (n.d.r.: è in corso una bellissima mostra a tema: Pasolini pittore, Galleria di Arte Moderna Roma), per Pasolini la pittura era in realtà il cinema. E la parola. Così ha dichiarato Sgarbi: “Caravaggio è doppiamente contemporaneo. È contemporaneo perché c’è, perché viviamo contemporaneamente alle sue opere che continuano a vivere; ed è contemporaneo perché la sensibilità del nostro tempo gli ha restituito tutti i significati e l’importanza della sua opera. Non sono stati il Settecento o l’Ottocento a capire Caravaggio, ma il nostro Novecento. Caravaggio viene riscoperto in un’epoca fortemente improntata ai valori della realtà, del popolo, della lotta di classe. Ogni secolo sceglie i propri artisti. E questo garantisce un’attualizzazione, un’interpretazione di artisti che non sono più del Quattrocento, del Cinquecento e del Seicento ma appartengono al tempo che li capisce, che li interpreta, che li sente contemporanei. Tra questi, nessuno è più vicino a noi, alle nostre paure, ai nostri stupori, alle nostre emozioni, di quanto non sia Caravaggio”.

Lo spettacolo
In questo spettacolo, tutto da ascoltare e vedere, Vittorio Sgarbi ci condurrà nelle vite fin dentro le opere rivoluzionarie di Michelangelo Merisi e Pier Paolo Pasolini. Trascendendo immagini, testi e suoni, Sgarbi porterà alla luce quanto di più necessario ci è stato donato dalle rivoluzionarie attività di questi due maestri i quali, nonostante abbiano vissuto a circa quattrocento anni di distanza l’uno dall’altro, lottarono contro analoghi ostracismi, pagando il caro prezzo della vita in cambio della propria libertà intellettuale.
Lo spettacolo, imperdibile, presentato da Corvino Produzioni, ha le musiche composte ed eseguite dal vivo, da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica); con la Videoscenografia di Tommaso Arosio e il Progetto artistico di DoppioSenso. (crediti foto: in apertura, un momento dello spettacolo teatrale, courtesy of C&S Comunicazione e Servizi; a seguire, Sgarbi colto sul palco, ph_Angelo Redaelli; un momento della conferenza stampa del 28 Novembre presso il Teatro Olimpico di Roma, ph_Marina De Benedictis)

Pasolini e Caravaggio
di e con Vittorio Sgarbi
dal 2 al 4 Dicembre 2022
Teatro Olimpico_Piazza Gentile da Fabriano 17
info e prenotazioni tel. 349 2378200 – biglietti@teatroolimpico.it
ven – sab h 20:30 / dom h 18:00
www.teatroolimpico.it

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